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Hashtag su Instagram: sì o no?

Gli hashtag su Instagram, un tempo il cuore della strategia per aumentare la visibilità dei post, stanno diventando sempre meno rilevanti.

Questo non significa che debbano essere eliminati del tutto, ma è fondamentale comprendere come il loro ruolo sia cambiato e quale approccio adottare per sfruttare al meglio le potenzialità della piattaforma.

Instagram non è più il social semplice e lineare che conoscevamo anni fa;

l’algoritmo si è evoluto ed è oggi in grado di comprendere non solo le parole chiave ma anche il contesto, il contenuto visivo e i temi trattati dai profili nel loro complesso. Questo significa che l’attenzione si è spostata dal singolo post e dai suoi hashtag alla coerenza generale e alla qualità del profilo.

Hashtag: da fondamentali a accessori

In passato, utilizzare 20-30 hashtag per post era una strategia comune per aumentare la portata. Tuttavia, oggi questa pratica può risultare inefficace o addirittura controproducente. L’algoritmo premia sempre di più:

  • Contenuti di valore: Post che rispondono alle domande del pubblico, educano o intrattengono.
  • Coerenza tematica: Una presenza costante su argomenti rilevanti per il tuo pubblico.
  • Interazioni autentiche: Like, commenti e condivisioni ottenuti in modo organico.

In pratica, anziché concentrarsi tanto sugli hashtag diventa sempre più importante avere ben chiaro chi è la nostra target persona e fornirle contenuti rilevanti in modo stante e coerente, affinché gli algoritmi capiscano chi è davvero potenzialmente interessante a ciò che pubblichiamo e aiutarci a raggiungerlo.

Utilizzare ancora hashtag è utile, ma è meglio limitarsi a 3-5 hashtag specifici, evitando quelli troppo generici come #love o #happy o gli ancora più pericolosi per attirare account di scarsa qualità #likeforlike e similari.

Per un centro ottico, ad esempio, hashtag come #occhialididesign o #benesserevisivo saranno più efficaci di #glasses.


Creare contenuti che fanno la differenza

Concentrarsi su contenuti di valore e formati ad alto potenziale di viralità è la chiave per emergere su Instagram. Ma cosa significa esattamente?

  1. Caroselli con audio: I caroselli sono perfetti per raccontare storie o offrire tutorial. Per esempio:
    • Ottici: “5 motivi per fare un controllo della vista ogni anno”.
    • Designers: “Come scegliere la montatura giusta per il tuo viso”. L’aggiunta di un audio coinvolgente o trend può migliorare la performance del post.
  2. Reel: Instagram sta puntando moltissimo sui Reel da anni, premiandoli con una maggiore visibilità. Realizzare brevi video informativi o divertenti è fondamentale. Esempio:
    • Mostra come funziona una lente anti-riflesso.
    • Racconta una giornata tipo in un centro ottico, mettendo in evidenza l’attenzione al cliente.

Il ruolo della tematizzazione

  • Crea una narrativa coerente: Ogni post deve essere un tassello di una storia più ampia.
  • Organizza i tuoi contenuti: Pensa a rubriche o appuntamenti fissi che parlino di specifici temi, ad esempio:
    • “L’angolo del benessere visivo” ogni lunedì.
    • “Occhiali alla moda della settimana” ogni venerdì.

Instagram non valuta i post come entità isolate, ma li considera parte di un puzzle più grande: il tuo profilo. La tematizzazione è essenziale:

Questa costanza aiuta l’algoritmo a categorizzarti come esperto in un determinato settore, aumentando la probabilità di essere consigliato ai nuovi utenti.

Hashtag utili: sì, ma senza esagerare

Non abbandonare completamente gli hashtag, ma usali con intelligenza:

  • Specifici e di nicchia: Preferisci #montaturedesign invece di #fashion.
  • Evita il sovraccarico: Usa 3-5 hashtag mirati e pertinenti.

Gli hashtag sono diventati una piccola parte del successo su Instagram. Oggi più che mai a fare la differenza sono i contenuti che rispondono ai bisogni del pubblico, che creano un impatto emotivo o che offrono informazioni utili.

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Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing, autrice di 4 best seller di settore.
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