Immagina un mondo in cui i clienti non arrivano più sul tuo sito, o lo fanno molto meno, perché Google risponde direttamente alle loro domande.
Non è fantascienza: è lo scenario chiamato “Google Zero”, cioè in altre parole “zero traffico da Google” e sta già cambiando il modo in cui le aziende, anche quelle locali, pensano la comunicazione.
“Google Zero” è un concetto emerso negli ultimi anni e rilanciato di recente da Neil Vogel, CEO di Dotdash Meredith (grande gruppo editoriale statunitense) per descrivere uno scenario sempre più reale: una condizione in cui Google smette del tutto – o quasi – di inviare traffico ai siti web.
Che cosa si intende con Google Zero?
Fino a poco tempo fa, chi cercava informazioni su “occhiali da lettura per presbiopia” o “quando cambiare le lenti progressive” trovava link a siti e blog. Oggi, sempre più spesso, Google fornisce una risposta diretta nella pagina dei risultati, grazie a funzionalità basate sull’intelligenza artificiale.

Facciamo un esempio
→ Situazione con la ricerca classica su Google:
Domanda dell’utente: “Quali sono i migliori occhiali per un presbite che lavora molte ore al computer?”
Risultato tipico Google ti mostra:
- link a blog di ottici o optometristi,
- articoli su riviste di settore,
- pagine di e-commerce,
- magari qualche video YouTube.
L’utente deve aprire più siti, leggere, confrontare, tornare indietro. È un’esperienza a salti.
→ Situazione con AI Mode attivo:
Stessa domanda: “Quali sono i migliori occhiali per un presbite che lavora molte ore al computer?”
Risposta di Google AI Mode: una risposta generata direttamente nella pagina di ricerca, che potrebbe essere:
“Per un presbite che lavora molte ore al computer, si consigliano lenti progressive personalizzate con un ampio campo visivo nella zona intermedia. Alcuni marchi offrono soluzioni specifiche per il lavoro da ufficio, con protezione dalla luce blu e riduzione dell’affaticamento visivo. Vuoi che ti suggerisca alcuni modelli in base al tuo budget?”
E sotto, magari un carosello con prodotti già selezionati, linkati direttamente da negozi online, o articoli di approfondimento.
Risultato?
Molte persone non cliccano più sui siti dei professionisti. Non leggono il tuo articolo, non finiscono nella tua pagina, non ti conoscono.
Questo è Google Zero: uno scenario in cui Google diventa il punto di arrivo, non più un ponte tra le domande dei clienti e le risposte degli ottici.
Google, nel suo ruolo di motore di ricerca, ha sempre avuto una funzione di intermediario tra le persone e i siti web: digitavi una domanda, cliccavi su un link e visitavi un sito per leggere la risposta.
Con l’introduzione di funzionalità come:
- “AI Overviews” (le risposte generate dall’intelligenza artificiale direttamente nella SERP),
- “People Also Ask” (espansioni interattive della ricerca),
- Snippet in evidenza.
Google sta fornendo risposte direttamente nella pagina dei risultati, senza che l’utente debba più cliccare su nulla. Questo significa che i siti web ricevono meno visite, anche se i loro contenuti sono ancora fondamentali per generare quelle risposte.

Perché riguarda anche i centri ottici?
Potresti pensare: “Io ho un negozio fisico, Google non è così importante per me”.
In realtà, proprio nei contesti locali, la visibilità online e la relazione con i clienti sono fondamentali per farti trovare da nuovi potenziali clienti, restare in contatto con chi ha già acquistato da te, fidelizzare le persone con contenuti utili e proposte personalizzate.
Ma se i motori di ricerca iniziano a trattenere il traffico, è ancora più importante avere canali diretti di comunicazione.
Neil Vogel parla di “pragmatismo”: smettere di lamentarsi e cominciare a diversificare. Tra le strategie da lui proposte c’è la costruzione di un rapporto diretto con l’utente (via newsletter, app, community).
Che cosa puoi fare? Costruire la tua relazione, nei tuoi canali.
Ecco perché oggi è strategico:
- creare un database clienti ordinato, aggiornato e con dei dati azionabili,
- comunicare in modo personalizzato
- proporre contenuti rilevanti (consigli sulla vista, promemoria, novità su lenti e montature),
- e soprattutto: non dipendere da Google o dai social per rimanere visibile.
In pratica: meglio una relazione stabile con 500 clienti attivi, che 5.000 visite anonime da Google che potrebbero svanire domani.
Qui entrano in gioco il software gestionale FOCUS e FOCUS CRM
Con FOCUS puoi raccogliere e organizzare in modo semplice i dati dei tuoi clienti.
E con FOCUS CRM puoi:
- creare segmentazioni intelligenti per inviare messaggi mirati;
- automatizzare promemoria, auguri, follow-up post-vendita;
- monitorare i risultati delle tue comunicazioni.
Tutto questo ti permette di costruire un canale proprietario di comunicazione, basato sulla fiducia e sulla continuità, che non dipende da logiche esterne o algoritmi mutevoli.
In conclusione
Il futuro della comunicazione non è “aspettare che il cliente ti trovi”, ma essere presente nella sua vita, con contenuti rilevanti e relazioni vere.
Google Zero ovviamente non è una minaccia, ma un segnale: puoi diventare protagonista della relazione con i tuoi clienti e FOCUS CRM è lo strumento giusto per farlo.