Microtesti: ogni parola conta

Microtesti: ogni parola conta

L’esperienza d’acquisto di un cliente oggi è sempre più digitale: ci si informa online sul cellulare, dal computer fisso, navigando con il tablet sdraiati sul divano.
Quando dobbiamo comprare qualcosa, dall’auto ad accessori per il nostro tempo libero, raccogliamo quante più informazioni possibili. Cerchiamo chiarezza e immediatezza, ma anche profondità negli argomenti e dettagli. E dopo pochi secondi decidiamo già se un sito, un email o un SMS è di nostro interesse.

Per far sì che un cliente riceva con piacere le nostre comunicazioni e non rinunci alla lettura dopo poche parole è necessario che i contenuti siano immediatamente comprensibili e rilevanti per la persona a cui sono indirizzati.
Un aspetto da considerare attentamente nella stesura dei contenuti sono i microtesti, cioè brevi frasi, o anche un’unica parola, che racchiudono il messaggio da comunicare al cliente e guidano la lettura in un sito web, un’applicazione, un SMS etc. Ad esempio, il microcopy è quello che, con piccoli accorgimenti lessicali, suggerisce al cliente cosa troverà sul tuo sito e rassicura un visitatore informandolo che sta navigando nel posto giusto rispetto alla sua ricerca.
Il termine microcopy si riferisce alle parole e alle frasi tipicamente brevi in ​​un’interfaccia utente: in pulsanti, finestre di dialogo, moduli e così via. “Micro” perché sulle interfacce mobili, in particolare, di solito c’è poco spazio per più di una manciata di caratteri per ogni componente.

Come scrivere i microtesti

Ognuno di noi ama sentirsi unico e speciale e ricevere attenzioni particolari ci fa sentire importanti e coccolati. Il microcopy aiuta a personalizzare la comunicazione, usando parole chiare, di uso comune, calate nel contesto, perché le persone interagiscono con prodotti e servizi (digitali e non) nello stesso modo in cui interagiscono con le altre persone nella vita sociale.

Il microcopy ha degli obiettivi fondamentali: semplificare la vita della persona che cerca informazioni e curare i dettagli dell’esperienza di navigazione, rassicurandolo il cliente e rendendo la sua esperienza piacevole.

Scrivere dei buoni microtesti significa utilizzare parole chiave ben conosciute, privilegiando, tra molteplici espressioni con lo stesso significato, quella maggiormente usata e compresa nel settore e nel contesto in cui il lettore si trova.
Un ottimo metodo è quello di usare il verbo che colloca esattamente con l’azione che si deve svolgere: “Sfoglia il catalogo” invece del generico “Clicca qui“.
Oppure, per incentivare il coinvolgimento dei nostri clienti, potremmo scrivere “Verifica la disponibilità” invece di “Prenota un appuntamento“.

Un altro suggerimento utile è quello di evitare di accavallare o unire due azioni o di confonderle: nei microtesti è bene chiedere al visitatore del nostro sito di fare una sola cosa alla volta e in maniera molto chiara, secondo una procedura pianificata.

Esempi di microcopy riusciti

Ogni contenuto deve guadagnarsi il suo posto: il percorso di lettura deve essere fluido, consistente e funzionale. Se all’interno di una landing page vogliamo portare l’utente a compiere un’azione come la prenotazione di un appuntamento, i microtesti dovranno essere brevi e persuasivi, accompagnati da una call to action altrettanto significativa e convincente.

Facciamo alcuni esempi di microtesti ben riusciti.

  • Se desideriamo invitare il nostro cliente ad iscriversi alla nostra newsletter possiamo scrivere simpaticamente: “Iscriviti, ci prenderai gusto a ricevere le nostre email”.
  • In un ecommerce possiamo rassicurare il cliente con “Puoi modificare l’ordine prima che sia definitivo” . Tutti noi amiamo avere e mantenere il controllo, soprattutto negli acquisti.
  • Nelle pagine dedicate agli occhiali sportivi potremmo intitolare la galleria dei prodotti con un “Preparati” e non semplicemente “Occhiali”.
  • Le nuove collezioni primaverili presentate nella galleria del nostro sito potrebbero intitolarsi “Verso la primavera”, spingendo il possibile acquirente già verso quel mood.
  • Se consideriamo le informazioni di contatto, ricordiamoci che “Trova un negozio” è molto più comprensibile di “Store locator”.
  • E “Salve, se ha necessità di maggiori dettagli, mi ritenga a Sua disposizione.” potrà essere sostituito con “Buongiorno, in cosa posso esserle utile?”

 

Rossella Bianchi
bianchi@bludata.com

Responsabile Marketing di Bludata Informatica