Il valore del business nell’era digitale? Questione di recettori
In questi anni di intenso lavoro sul punto vendita, siamo arrivate alla conclusione, che più spesso ricordiamo, che il centro ottico del futuro sarà quello che meglio saprà interpretare le esigenze della propria clientela, perché non solo ha imparato a conoscerla personalmente – studiando i suoi gusti, approfondendo i bisogni, ma l’ha anche osservata da una prospettiva più lontana, grazie ai dati che essa ha prodotto (e ci ha donato) attraverso i suoi acquisti.
La raccolta del dato, infatti, e la qualità dello stesso, deve essere un obiettivo da perseguire per ottenere un database utilizzabile ai fini del post vendita e della conoscenza della propria clientela per attività di marketing e comunicazione.
Conoscere la propria clientela è indispensabile per indirizzare gli acquisti di merce, definire il posizionamento del negozio, comunicare nel modo più appropriato.
Anna Gatti racconta un caso di successo
“FOCUS 10 è come una Ferrari, ti può portare lontanissimo in pochissimo tempo, ma se non hai almeno partecipato ad un corso di guida sicura non potrai trarne i maggiori piaceri”
Chi scrive non è una pilota di Formula 1, ma una esperta di controllo di gestione di negozi di ottica, che ha assistito all’ennesimo caso di installazione di FOCUS 10 presso un Centro Ottico e al successo dei suoi risultati.
Che FOCUS 10 sia un ottimo prodotto è un pensiero condiviso, ma troppo spesso gli imprenditori ottici si aspettano dal programma delle risposte e delle indicazioni che la semplice informatizzazione dei dati da sola non può dare.
Il caso di successo di cui vi parlerò riguarda proprio un imprenditore-ottico che, dopo decenni di onesto e duro lavoro svolto con tanta serietà e professionalità, aumentando sia il volume d’affari che il numero dei collaboratori, ha avvertito la necessità di mettere un po’ d’ordine nel proprio business, per conoscerlo meglio e per gestirlo nella maniera più redditizia.