
Coinvolgere i clienti con i concorsi a premio: ne vale la pena?
A chi non piacciono i concorsi?
Quelli in cui si partecipa per vincere un gadget, un prodotto gratuito o, addirittura una vacanza, magari in cambio di una foto, di una dedica o della semplice partecipazione;
spesso si ha la possibilità di vincere qualcosa che ci piace con il minimo sforzo ed è proprio per questo che i concorsi piacciono a tutti, vi partecipano in tanti e, di rimando, molte aziende li utilizzano per riconquistare il favore dei propri clienti o trovarne di nuovi.
Sì, i concorsi rappresentano un ottimo modo per coinvolgere il proprio pubblico e l’avvento dei social network in particolare ha dato nuova linfa a questa “pratica promozionale”, proprio perché favorisce il coinvolgimento del proprio pubblico e, appunto, è un rapido modo per catturare l’attenzione delle persone, tanto che è facile imbattersi in brand piccoli e grandi che imbastiscono contest last minute “regalando qualcosa alla foto più votata” o “offrendo un prodotto/servizio gratis al primo fa una determinata azione”.
Ma è davvero così semplice fare concorsi e soprattutto…cosa dice la legge in merito?
Prima di indire un concorso devi sapere che…
la legge italiana è davvero molto stringente in materia di concorsi, il cui nome esatto è “manifestazioni a premio” ovvero “manifestazioni pubblicitarie in cui il premio viene conferito ai partecipanti anche senza richiedere ad essi la condizione di acquisto o vendita di prodotti o servizi”.
Per indire un concorso occorre infatti:
- la redazione del regolamento (come previsto dal c. 1, art. 11, D.P.R. 430/2001)
- la prestazione della cauzione (pari al 100% del montepremi)
- la preventiva comunicazione di svolgimento al Ministero dello Sviluppo Economico
- il verbale di chiusura redatto da un notaio o funzionario della Camera di Commercio